ISI - Università dalla Svizzera italiana

Agostino Paravicini Bagliani: Roma, l’Italia e il concetto di Europa nel Medioevo

Università della Svizzera italiana, Auditorio, 20 febbraio 2008
I mercoledì dell'ISI - ciclo Forme della creazione

La parola Europa è oggi sulla bocca di tutti : la formazione dell'Unione Europea, la globalizzazione (e dunque la necessità di indagare sulla propria identità) e non da ultima la questione tanto discussa in questi ultimi anni delle radici cristiane dell'Europa... Di fronte a problemi così vasti e attuali, che cosa ha da dire lo storico del Medio Evo? Quale visione dell'Europa si è imposta nei secoli del trapasso dal mondo greco-romano alla nuova Europa dei regni 'barbari'? In che modo la visione dell'Europa è stata influenzata in quei secoli dall'affermarsi del Cristianesimo? In che modo la visione dell'Europa nel Medio Evo è stata influenzata dalle invasioni che sembravano minacciarne l'indipendenza, dai Vichingi ai Saraceni fino ai Turchi dell'impero ottomano e così via... Per rispondere a queste domande, la conferenza si concentrerà sull'esame dei principali testi che mettono in relazione il concetto o la visione d'Europa con Roma e l'Italia, luoghi che nel Medio Evo occupano, inutile dirlo, una posizione centrale in seno alla Europa cristiana che subentra al mondo greco-romano. Si tratta dunque di testi che assurgono ad osservatorio privilegiato per ricostruire le diverse visioni dell'Europa nel millennio che va dall'inizio del Medio Evo alla conquista di Costantinopoli da parte dei Turchi (1453). Diverse furono infatti le visioni medievali dell'Europa: perché molte regioni sono entrate soltanto negli ultimi secoli del Medio Evo - pensiamo ad esempio al grande Nord - a far parte di una visione più completa dell'Europa; perchè ci sono voluti secoli prima che si affermi nel Medio Evo una identificazione tra Europa e Cristianità; e perchè anche il Medio Evo ha discusso problemi che sono ancor oggi di grande attualità: le diversità linguistiche e culturali che contraddistinguono l'Europa e la varietà delle sue origini culturali, dal mondo dell'antichità classica a quello germanico.