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Storie e Confini: "Siamo italiani" di Alexander J. Seller

Storie e confiniWeb: http://www.isi.com.usi.ch/storie-e-confini-2011-12.htm Rassegna cinematografica promossa da:Dicastero Giovani ed Eventi della città di LuganoIstituto di studi Italiani dell’Università della Svizzera Italiana
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Siamo italiani

di Alexander J. Seller - Svizzera 1964, 79'

4 aprile 2012

ore 18:30 - Teatro il foce, Lugano


ENTRATA LIBERA
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Si avvia verso la conclusione il ciclo di proiezioni cinematografiche che quest’anno ha proposto un percorso che saldasse la riflessione sulla vicenda di sofferenza e di fatica dell’Italia moderna a uno sguardo lanciato “dalla parte della Svizzera” sulla complessa storia dell’emigrazione. Come la Svizzera ieri così l’Italia di oggi deve affrontare la difficile questione dell’accoglienza dei migranti. Rispecchiandosi nelle reciprocità e nelle differenze, le due culture si scoprono coinvolte in un solo destino di difficile, necessaria maturazione.
Dopo “Pane e Cioccolata” e “Lo Stagionale”, anche questo film-documentario tocca il tema dell’immigrazione ponendo l’attenzione sulla grande comunità di italiani che viveva, talvolta vittima di discriminazioni, nella Svizzera degli inizi degli anni sessanta. Resoconto etnografico raccontato dalla prospettiva della classe lavoratrice italiana, questo film fu oggetto di censura dopo essere stato proiettato per la prima volta sugli schermi svizzeri nel 1964.

Il prossimo ed ultimo evento sarà il 9 maggio con la proiezione di “La Forteresse” di Fernand Melgar.

Locandina
Informazioni tel. +41 (0)58 866 48 00, e-mail: sportello.foce@lugano.ch

Storie e confini: "Lo stagionale", Alvaro Bizzarri

Rassegna cinematografica coordinata da:
Dicastero Giovani ed Eventi della Città di Lugano
Isituto di Studi Italiani dell'Università della Svizzera Italiana di Lugano



Alvaro Bizzarri
Lo stagionale
(Svizzera – Italia 1972, 50')



18 gennaio 2012
ore 18:30



Teatro Foce

ENTRATA LIBERA


via Foce 1, Lugano


URL: http://www.press.usi.ch/comunicati-stampa/comunicato-stampa.htm?id=858

Storie e confini - Pane e cioccolata

Storie e confini
Web: http://www.isi.com.usi.ch/storie-e-confini-2011-12.htm
Rassegna cinematografica promossa da:
Dicastero Giovani ed Eventi della città di Lugano
Istituto di studi Italiani dell’Università della Svizzera Italiana





Pane e cioccolata
di Franco Brusati, con Nino Manfredi - Italia 1974, 100'

14 dicembre 2011, ore 18:30 -Lugano, Teatro il foce
ENTRATA LIBERA




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Dopo tre anni di affannosa ricerca di un lavoro dignitoso in Svizzera, Giovanni Garofoli è in prova presso un prestigioso hotel dove sembra coronare il suo sogno; sarà una foto disdicevole, consegnata alla polizia, a mettere in crisi la sua situazione e a farlo precipitare in un tunnel di giri di favore e mimetismo a buon mercato. Nino Manfredi in forma smagliante per una satira brillante.



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Informazioni: tel. +41 (0)58 866 48 00, e-mail: sportello.foce@lugano.ch

Storie e confini (seconda edizione 2011-2012)

Svizzera/Italia

L’anno scorso il ciclo cinematografico Storie e confini ha presentato tre film imperniati su letture “trasversali” della storia d’Italia, storie di confini e di sconfinamenti, di comunità ferite e di crisi delle loro difficili identità: Nuovo mondo di Emanuele Crialese (quest’anno candidato italiano al Premio Oscar con il suo recentissimo Terraferma, Premio speciale della Giuria del Festival del cinema di Venezia), e la coppia Il vento fa il suo giro e L’uomo che verrà di Giorgio Diritti. La straordinaria forza emozionale e spirituale dei tre films si è offerta come antidoto all’assuefazione nei confronti dell’oblio proprio dei nostri giorni, come sforzo per ritrovare parola e figura di speranza mirando al cuore delle cose.
L’Istituto di Studi italiani e il Dicastero Giovani ed Eventi della Città di Lugano propongono quest’anno un nuovo percorso che saldi la riflessione sulla vicenda di sofferenza e di fatica dell’Italia moderna a uno sguardo lanciato “dalla parte della Svizzera” sulla complessa storia dell’emigrazione. Come la Svizzera ieri, che vedeva treni di emigranti italiani superare la frontiera, così l’Italia di oggi deve affrontare, fra lacerazioni politiche ed etiche, la difficile questione dell’accoglienza dei migranti africani che fuggono via dalla fame, dalla miseria, dalla morte.
Rispecchiandosi nelle reciprocità e nelle differenze, le due culture si scoprono coinvolte in un solo destino di difficile, necessaria maturazione.

Teatro Foce


Mercoledì 14 dicembre 2011 – ore 18:30

PANE E CIOCCOLATA di Franco Busati, con Nino Manfredi - Italia 1974, 100’
Dopo tre anni di affannosa ricerca di un lavoro dignitoso in Svizzera, Giovanni Garofoli è in prova presso un prestigioso hotel dove sembra coronare il suo sogno, sarà una foto disdicevole, consegnata alla polizia, a mettere in crisi la sua situazione e a farlo precipitare in un tunnel di giri di favore e mimetismo a buon mercato. Nino Manfredi in forma smagliante per una satira brillante.


Mercoledì 18 gennaio 2012 – ore 18:30

LO STAGIONALE di Alvaro Bizzarri - Svizzera/Italia 1972, 50'
In seguito alla morte della moglie in Italia, Giuseppe si vede costretto a portare in Svizzera il figlio di 6 anni. Questa decisione lo mette a confronto con il famigerato statuto degli stagionali in Svizzera che vieta il ricongiungimento familiare. Giuseppe ingaggia una lotta contro questa discriminazione legalizzata. Un film realista girato da chi ha vissuto in prima persona un periodo difficile dell’emigrazione italiana in Svizzera.


Mercoledì 4 aprile 2012 – ore 18:30

SIAMO ITALIANI di Alexander J. Seiler - Svizzera 1964, 79'
Documentario sulla grande comunità di italiani (circa 500mila persone) che vivevano in Svizzera si focalizza sulla discriminazione svizzera contro gli italiani. Un resoconto etnografico raccontato dalla prospettiva della classe lavoratrice italiana, questo film fu bloccato dopo essere stato proiettato per la prima volta sugli schermi svizzeri nel 1964.


Mercoledì 9 maggio 2012 – ore 18:30

LA FORTERESSE di Fernand Melgar - Svizzera 2008, 104’
Nel Centro di accoglienza di Vallorbe, nel Canton Vaud, il documentarista Fernand Melgar segue alcuni profughi durante la procedura per la dichiarazione di rifugiati. Un armeno, giunto di notte su un camion, si vede assegnare a un dormitorio in cui incontra un rifugiato di lingua russa che gli fa da guida. Ascoltati a due riprese da un funzionario della Confederazione, devono giustificare la loro presenza in Svizzera e il pericolo che correrebbero se tornassero in patria. Un documentario di osservazione intenso e deciso che si è aggiudicato il Pardo d’Oro per Cineasti del Presente al Festival di Locarno.